Le leggende di Leonardo da Vinci

« Older   Newer »
  Share  
*+* Tran *+*
view post Posted on 15/11/2007, 22:42




La Fenice

Volando tra il deserto e il mare, la fenice scorse in lontananza il fuoco di un bivacco. Allora capì che il tempo della grande prova era giunto. Doveva aver fiducia ed abbandonarsi tranquilla al suo destino.

Si librò solenne nell'aria, ad ali ferme e tese, poi con larghe ruote, incominciò a discendere. Era più grande di tutte le aquile, e più bella, per il vivido piumaggio di mille colori.

Quando fu sopra al fuoco del bivacco sentì la fiamma lambirle le piume e fedele a se stessa si lasciò cadere sul rogo. Ma quando il fuoco si spense, dal mucchio delle ceneri si sprigionò una fiammella azzurra; ondeggiò nell'aria, si levò in alto aprendosi come se avesse le ali. Era la fenice che rinasceva dalle sue ceneri per vivere nel cielo altri cinquecento anni.

(da Leggende: Costanzia - Fenice H. 10 v.)

Ingratitudine

- Oh, quei colombi, come si vogliono bene! - diceva un giorno il cane del contadino col naso puntato verso la colombaia.

- Stanno sempre vicini, si baciano, si fanno tanti complimenti: qui nel pollaio, invece, c'è sempre battaglia, sempre baruffa in famiglia. -

- Povero grullo - gli rispose un gallo appollaiato sopra una carretta. - Tu non li conosci. I colombi sono l'ingratitudine in persona. Finché sono piccoli, son tutti babbo e mamma; ma quando sono grandi e non hanno più bisogno di essere nutriti dai genitori, lo sai che cosa fanno? Si rivoltano contro il padre, si azzuffano ogni giorno con lui, e non sono contenti finché non l'hanno scacciato di casa.

Poi quegli ingrati, gli rubano perfino la moglie, dimenticando che è la loro mamma. -

(da Leggende: Costanzia - Ingratitudine. H. 7 r.)

La mucca e il boa

Una volta, in un campo, capitò un'immensa biscia: era un serpente boa. Strisciando sull'erba il rettile si avvicinò a una mucca che stava pascolando. Incominciò piano piano ad avvilupparsi dolcemente intorno alle sue zampe, poi, all'improvviso, strinse forte le sue spire e la mucca, così legata, non riuscì a muoversi.

Il boa, allora, infilò la testa sotto la pancia del ruminante e cercò con la bocca i capezzoli per poppare il latte. Quando fu sazio, allentò la presa e si allontanò. La povera mucca, indebolita e quasi prosciugata, cadde per terra.

I serpenti, infatti, sono ghiotti del latte e ne avvertono l'odore anche a grande distanza.

(da leggende: Boie H. 21 v.)

Il ragno e la rondine

Era la terza volta che il ragno stendeva il suo filo d'argento tra un albero e l'altro, ed ogni volta una rondine beffarda, passando a volo radente, glielo tagliava col becco.

- Perché non mi lasci lavorare? - chiese il ragno.

- Che noia ti dò?-

- Tu sei un perfido animale - rispose la rondine - e la tela che prepari è una trappola mortale.-

- E tu - disse il ragno - che cosa fai? Non voli sempre a bocca aperta per catturare gl'insetti? Io, almeno, lavoro. Partorisco fuori di me questi fili e con la mia arte li compongo in una maestrevole tela; ed essa, come ricompensa, mi dà la preda quando ci resta presa.-

(da Leggende: Ragno. H. 17 r.)

Liberalità

L'aquilotto sporse il capo fuori del nido e vide molti uccelli che volavano tra le rocce sottostanti.

- Mamma - domandò - chi sono quegli uccelli? -

- Sono nostri amici - rispose la mamma. - L'aquila vive solitaria, ma ha bisogno di una corte: se no, che regina sarebbe? Questi uccelli sono i nostri fedeli cortigiani. -

L'aquilotto, soddisfatto, continuò a guardare, poi esclamò: - Mamma, hanno rubato il mio pasto! -

- No, non l'hanno rubato, gliel'ho dato io. Ricordati, anzi, quello che ora ti dico: un'aquila non avrà mai tanta fame da non lasciare una parte della sua preda agli uccelli che le stanno intorno. Infatti, a quest'altezza, essi non troverebbero di che nutrirsi e dovrebbero abbandonarci per scendere in cerca di cibo. Chi vuol tenere una corte deve essere generoso e liberale, e in cambio dell'ossequio deve sfamarla tutti i giorni. -

(da Leggende: Liberalità. H. 7 r.)


I dragoni e le anatre

Tutte le anatre si levarono in volo dalla palude: qualcuno le aveva avvertite in tempo, prima che i dragoni le attaccassero.

Dall'alto, esse videro infatti, sulla riva, un gran numero di serpenti: avevano tutti una cresta e grosse zampe munite di artigli.

I dragoni decisero di attraversare la palude per andare in cerca di cibo sull'altra sponda; ma non sapevano nuotare.

Allora si intrecciarono gli uni con gli altri, si disposero come la trama di un tessuto, facendo una sola superficie che sembrava un enorme graticcio, e tenendo tutti la testa fuori dall'acqua attraversarono insieme la palude come se fossero stati una zattera.

- Lo vedete? - gridò l'anatra più anziana alle compagne. - Vedete che cosa si può fare a stare uniti? -

(da Leggende: Il dragone. H. 20 v. 21 r.)

Il morso della tarantola

Un contadino stava vangando il suo campo, quando da una zolla scappò fuori una grossa tarantola.

- Che brutto ragno! - esclamò il contadino tirandosi indietro.

- Se mi tocchi ti mordo - sibilò inferocita la tarantola. - E ti avverto che il mio morso è velenoso e ti farà morire tra dolori atroci. -

Il contadino la guardò e capì subito che mentiva perché parlava troppo. Fece un passo avanti e la pestò col piede scalzo dicendo: - O vediamo un po' se mi farai morire per davvero! -

La tarantola, schiacciata, aveva fatto in tempo a morderlo, ma il contadino rimase nel suo convincimento, continuando a pensare che le minacce di quel ragno erano vane: e il morso, difatti, non gli dette che un po' di bruciore.

(da Leggende: Taranta. H. 18 v.)


 
Top
mazyo
view post Posted on 17/11/2007, 20:14




Scusate la mia estrema ignoranza ma io non sapevo che leonardo da vinci avesse scritto delle leggende... image e pensare che tempo fa avevo anche fatto una ricerca su di lui.. forse però mi ero soffermata un po' troppo sulle sue invenzioni senza conoscere tutta la sua genialità...
 
Top
*+* Tran *+*
view post Posted on 18/11/2007, 21:58




A quel che sò ne ha scritte anche altre -.- ora non vorrei essere io l'ignorante image
 
Top
2 replies since 15/11/2007, 22:42   297 views
  Share