La nascita del sacro romano impero

La fine dell'Impero Romano d'Occidente portò alla dissoluzione delle istituzioni politiche ed amministrative romane.
Orde di barbari si riversarono sull'Europa attraversandola in lungo ed in largo. La stessa Roma, la vecchia caput mundi, venne saccheggiata più volte.
Dopo secoli in cui diverse tribù di barbari si erano contesi il territorio di quello che una volta volta era stato l'Impero Romano d'Occidente, emerse la figura di un condottiero, Carlo Magno, re dei Franchi dall'anno 768, il quale riuscì nuovamente ad unificare gran parte dei territori dell'Europa centrale dando vita al Sacro Romano Impero. Fu incoronato imperatore da papa Leone III la notte di Natale dell'anno 800. Già a partire dal nome del nuovo impero, era evidente il richiamo alla romanità ed alla cristianità.

Dopo la sua incoronazione, Carlo Magno aveva bisogno di una struttura che potesse assicurargli l'amministrazione del territorio soprattutto delle province più lontane.
Con la caduta di Roma, la struttura amministrativa romana si era dissolta. I contatti tra gli abitanti di regioni diverse erano divenuti fortuiti e le stesse comunicazioni erano diventate insicure e sporadiche. Un potere centralizzato non avrebbe potuto controllare il vasto territorio dell'impero.
Inoltre il potere non poteva essere esercitato da funzionari imperiali. Dopo la caduta di Roma, la produzione era scesa enormemente e non vi erano più redditi ingenti da tassare. Le città si erano spopolate e nelle campagne prevaleva una economia di sussistenza. Non esisteva neppure una struttura per le esazioni che garantisse un gettito continuo ed ingente nelle casse dell'impero. Per tale motivo, senza un tesoro cui attingere per dotarsi di un'efficiente struttura amministrativa e senza una rete di funzionari fiscali in grado di assicurare riscossioni regolari e continue necessarie per pagare i funzionari imperiali, Carlo Magno dovette ricorrere ad altri tipi di organizzazione in grado di costituire l'ossatura amministrativa del proprio impero.
Esistevano delle figure di funzionari imperiali, i comites - poi conti - ed i missi dominici, ma i loro compiti erano limitati. Essi erano gli intermediari tra l'imperatore ed i feudatari e svolgevano anche la funzione di "ispettori" imperiali.
L'impero aveva bisogno di un'altra forma di organizzazione che prescindesse dalla possibilità di dotarsi di una costosa struttura amministrativa.